Cosa vedere a Milano di diverso dal solito? Ecco 50 luoghi della Milano insolita e segreta
Se pensate di conoscere bene Milano, mettetevi alla prova con questi luoghi bizzarri e diversi del solito, di cui forse non avete sentito parlare. Nel blog, trovate già un itinerario insolito nel centro di Milano e nel distretto delle 5 Vie, ma in questo articolo ho voluto superarmi svelando oltre 50 luoghi della Milano insolita: arte, chiostri, parchi e cose da vedere per chi pensa di aver già visto tutto.
Milano insolita: 50 luoghi da vedere a Milano
Duomo, San Babila e Montenapoleone
Questo bellissimo palazzo nobiliare nel cuore del quadrilatero della moda è oggi sede del museo Costume, Moda e Immagine del Comune di Milano con sontuosi vestiti d’epoca, tessuti e accessori. Ospita anche una pinacoteca al primo piano e, di frequente, mostre temporanee. Visitandolo, si viaggia tra gli splendidi loggiati, le tappezzerie e gli eleganti arredi delle famiglie nobiliari che lo abitarono nel passato.


Tra i musei insoliti da vedere a Milano c’è senza dubbio il Bagatti Valsecchi, una casa arredata in stile rinascimentale, tra le più importanti d’Europa nel suo genere. E’ il frutto di una straordinaria vicenda collezionistica di fine Ottocento con protagonisti i due fratelli Bagatti Valsecchi che vollero ristrutturare l’antica dimora di famiglia. Un vero e proprio scrigno d’arte con oggetti preziosi, cimeli, arredi curiosi e una storia davvero interessante che vale la pena di esser scoperta.

GIARDINO PEREGO
E’ tra i più piccoli e più centrali parchi della città: il Giardino Perego è un’oasi verde di relax incorniciata dagli eleganti palazzi di via Borgonuovo e via dell’Annunciata. Risale ai primi dell’800 quando Luigi Villoresi, già capo giardiniere del Parco della Villa Reale di Monza, realizzò un ampio giardino all’inglese per la famiglia Perego di cui, appunto, rimane oggi questo scorcio con aiuole geometriche e una statua ad ornamento.
CASA DEGLI OMENONI
La Casa degli Omenoni è un gioiello cinquecentesco nel cuore di Milano. La particolarità di questo palazzo situato proprio in Via degli Omenoni, è la presenza degli otto colossali telamoni sulla facciata, scolpiti da Antonio Abondio. Era la residenza e laboratorio di Leone Leoni, celebre scultore al servizio di Carlo V e Filippo II di Spagna, stabilitosi a Milano. A quanto pare, dal 1928 è sede di un esclusivo club per gentiluomini, riservato solo ai soci e del quale trapela ben poco; il club è anche proprietario del palazzo. La Casa degli Omenoni è visitabile solo all’esterno.


Il Teatro alla Scala è uno dei monumenti più iconici della città di Milano, ma forse non tutti sanno che ha anche un museo che ne racconta la storia, unitamente a quella del mondo dell’opera lirica. Vi troverete bozzetti scenografici, lettere, strumenti musicali antichi, ritratti e costumi di scena dei grandi protagonisti del teatro come Eleonora Duse, Giacomo Puccini, Arturo Toscanini e altri. Annessa al museo vi è anche la biblioteca Livia Simoni con circa 10.000 volumi.

WALK OF FAME
Anche Milano ha la sua Walk of Fame con le impronte di star, vallette e personaggi famosi come Sandra e Raimondo, Pippo Baudo e alcuni nomi internazionali del calibro di Patrick Swayze, Sylvester Stallone e Sharon Stone. Un omaggio alla televisione degli anni ‘80 e ‘90. Si trova non distante dal Duomo, in Largo Corsia dei Servi 21 dove vi era la sede del settimanale TV Sorrisi e Canzoni, ideatore della Notte dei Telegatti.
CHIESA DI SAN BERNARDINO ALLE OSSA
A pochi passi dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate c’è un altro luogo della Milano insolita e, aggiungo io, macabra: l’ossario di San Bernardino alle Ossa. Le pareti sono quasi interamente ricoperte di teschi e ossa umane, appartenenti probabilmente ai morti dell’ospedale del Brolo dove si curavano i lebbrosi – ci sono tuttavia diverse leggende.


Non fatevi ingannare dall’esterno sobrio: la chiesa di Sant’Antonio Abate svela al suo interno una ricchezza decorativa inaspettata con stucchi, capitelli, volte e pareti affrescate che lasciano a bocca aperta. Nell’800 questa chiesa fu prima una prigione e poi una cappella militare, riscattata nel 1930 dal cardinale Schuster. Non perdetevi la cappella dell’Annunciata con i dipinti di Giulio Cesare Procaccini.
CHIESA DI SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO
Nascosta in una rientranza di via Torino, la chiesa di Santa Maria presso San Satiro nasconde un segreto: l’abside, decorata e ricca di particolari in realtà… non esiste! O meglio è dipinta, creando un’illusione prospettica che fa sembrare la chiesa più lunga di quella che è in realtà. L’effetto ottico è opera del Bramante, che riuscì a condensare i 9,7 m previsti dal progetto originario in appena 97 cm.


Appartenente al complesso dell’Ambrosiana, la Cripta di San Sepolcro racchiude antichissime testimonianze della storia di Milano. Si trova sotto la Chiesa di San Sepolcro, a sua volta costruita sulle basi di un antico foro romano del IV secolo del quale conserva la pavimentazione in grandi lastre marmoree. Nella cripta sono presenti anche antichi affreschi e volte decorate: è un luogo di sacralità assoluta, che purtroppo è visitabile solo con visite guidate.


Questo museo poco conosciuto sorge a pochi passi dal Duomo e dalla Pinacoteca Ambrosiana. Il Mangini Bonomi è la casa museo che custodisce la strabiliante collezione di oggetti d’uso quotidiano di Emilio Carlo Mangini raccolti durante la vita e nei numerosi viaggi. Vi troverete pezzi d’antiquariato, cimeli, ricordi di varie epoche e categorie, una vera e propria casa delle meraviglie. Gli orari purtroppo sono limitati, ma l’ingresso è gratuito e sono disponibili delle visite guidate della durata di un’ora.
Magenta e Sant’Ambrogio
CAPPELLA DELLA MADONNA DEL GREMBIULE
Siamo nel distretto delle 5 Vie: accanto alla chiesa di Santa Maria della Porta e di fronte alla pasticceria Marchesi vi è un angolo inaspettato di Milano. Sono i resti di un’antica cappella distrutta nel 1943 durante un bombardamento: dell’originaria chiesa rimane oggi l’altare, il pavimento in marmo e l’affresco della Madonna del Grembiule. La storia del ritrovamento è curiosa e ne ho parlato in questo itinerario insolito nel centro di Milano.


TORRE DEI GORANI
In via Brisa, una testimonianza della Milano antica: è la Torre dei Gorani. Risale all’XI secolo e prende il nome dalla famiglia nobile milanese a cui apparteneva il palazzo medievale, completamente distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Quest’area inoltre è stata oggetto di un recupero urbanistico che ha coinvolto tutta la piazza: non vi sembrerà di essere a Milano. Accanto, non perdetevi gli incredibili resti del Palazzo Imperiale di Massimiano.
CASA ROSSI
Camminando lungo corso Magenta si passa davanti a questo palazzo di stampo eclettico e apparentemente comune. Entrando, potrete invece vedere lo scenografico cortile ottagonale con pilastri e lunette sopra le finestre. C’è anche un secondo cortile, questa volta a pianta rettangolare. Se siete fortunati, troverete il portone aperto. Casa Rossi è stata realizzata intorno al 1860 dall’architetto Giuseppe Pestagalli, che aveva già progettato la Fabbrica del Duomo e il Teatro del Verme.
CHIOSTRO CAPPUCCIO
Nella via Cappuccio si trova uno degli angoli più belli della Milano insolita: il Chiostro Cappuccio, o Chiostro delle Umiliate, dal nome del monastero che sorgeva in questo luogo. Il chiostro è composto da un porticato a doppio loggiato con 34 colonne; al centro un’area verde con il pozzo. Sul retro si aprono dei giardini con piante secolari e antichi orti monastici. Purtroppo non è sempre visitabile, ma tentar non nuoce: appuntatevelo per eventi speciali, come il Fuorisalone.
CHIOSTRO DELLE RANE
Un altro chiostro e un altro luogo insolito di Milano da non perdere: il quattrocentesco Chiostro delle Rane si trova nel complesso della chiesa di Santa Maria delle Grazie, vi si può accedere dalla chiesa oppure dall’entrata esterna di via Caradosso. E’ stato realizzato dal Bramante e prende il nome dalla fontana al centro, decorata infatti con quattro rane che sputano acqua. Non è un luogo della Milano insolita, ma se non l’avete ancora fatto, non perdetevi Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo di Leonardo all’interno dell’antico refettorio del monastero.


Brera e Moscova
Questo giardino storico racchiuso tra i palazzi di Brera risale al 1300, quando i padri Umiliati lo utilizzavano come luogo di meditazione. Fu Maria Teresa d’Austria a trasformarlo in orto botanico, con impieghi nel campo della farmacia e della medicina. Ancora oggi conserva pace e relax, è gestito e a sostegno delle attività dell’Università degli Studi di Milano, ma aperto a tutti coloro che vogliano godersi un po’ di frescura tra fiori variopinti, piante medicinali e alberi secolari.

BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE
E’ la terza biblioteca italiana per ricchezza del patrimonio librario con più di un milione e mezzo di volumi e manoscritti, fondata nella seconda metà del 1700 dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria. La sala di lettura è davvero splendida, con arredi originari, un lussuoso lampadario e un’atmosfera d’altri tempi. Si trova al secondo piano dell’edificio che ospita la Pinacoteca di Brera, controllate gli orari sul sito e registratevi se intendete accedere per una consultazione. Talvolta vi sono anche visite guidate e interessanti mostre.


CHIOSTRI DI SAN SIMPLICIANO
I due chiostri dietro la Basilica di San Simpliciano sono un luogo insolito splendido e poco conosciuto. Il maggiore, il Chiostro Grande di San Simpliciano, risale al Cinquecento, un omaggio al chiostro bramantesco del complesso di Sant’Ambrogio; l’altro invece al Quattrocento. Preziosi luoghi di pace, purtroppo sono aperti solo in occasioni speciali ad esempio durante il Fuorisalone. Provate anche al vicino Chiostro di San Marco.

CA’ BRUTTA
La Ca’ Brutta di via Moscova è un edificio residenziale dell’inizio del XX secolo. L’architetto Giovanni Muzio lo progettò promuovendo un ritorno alla purezza delle forme: ambienti capaci di sfruttare l’aria e la luce, terrazze ampie e giardini pensili. Tuttavia non fu apprezzato, considerato troppo in ordine, e venne soprannominato Ca’ Brutta.
Porta Venezia e Loreto
CA’ DE L’OREGIA E I PALAZZI LIBERTY
Letteralmente la “Casa dell’Orecchio”, il suo nome deriva dal singolare orecchio di bronzo situato accanto alla porta d’ingresso che, inizialmente, era un citofono (oggi non è più funzionante). Ca’ de l’Oregia è uno dei palazzi liberty di Porta Venezia, clicca qui per scoprire l’itinerario con tutti gli altri: potrebbe essere una bella idea per trascorrere un pomeriggio insolito a Milano.


CASA 770
La dimora di via Carlo Poerio 35 è una delle 14 riproduzioni nel mondo della Casa 770 di Brooklyn, sede del movimento di ebrei ortodossi Chabad-Lubavitch. Le altre Case 770 si trovano a Montreal in Canada, in Brasile, in Australia e altrove, ma quello di Milano è l’unico esemplare europeo. La nostra Casa 770 fu abitata dal rabbino Yoseph Yitzchok Schneerson in fuga dalle persecuzioni naziste. I milanesi la chiamano anche “l’Olandese”, data la somiglianza con gli edifici tipici dei Paesi Bassi.
PALAZZO LURASCHI
Questo storico palazzo di corso Buenos Aires venne costruito dall’ingegner Luraschi nel 1887 nel luogo che aveva precedentemente ospitato il Lazzaretto di Milano. Ammirate gli eleganti particolari della facciata, attraversate l’androne e recatevi nel cortile interno: qui l’architetto ha mantenuto 4 colonne dell’antico lazzaretto per preservarne la memoria, ma soprattutto ha decorato il luogo 12 busti che ritraggono i personaggi dei Promessi Sposi.


CHIESA DI SAN CARLO AL LAZZARETTO
Sempre nei pressi di Buenos Aires e Porta Venezia, fate un salto anche in questa chiesa, gioiello architettonico reso famoso da Alessandro Manzoni nei suoi Promessi Sposi. Voluta da Carlo Borromeo, ha un impianto seicentesco e sorgeva al centro del Lazzaretto di Milano in modo che tutti i malati ricoverati potessero assistere alle funzioni religiose.
CHIESA ORTODOSSA RUSSA DI SAN NICOLA
A ridosso del luogo dove un tempo c’era il muro perimetrale del Lazzaretto c’è invece una chiesa ortodossa. Si tratta di un angolo curioso e insolito di Milano, pensando anche a come è stato riconvertito. E’ molto piccola, ma vale comunque la pena farci un giro se si è in zona.
Corso 22 Marzo, Risorgimento e Porta Romana
VIA LINCOLN
La Notting Hill milanese, il Quartiere arcobaleno: sono tanti i soprannomi che via Lincoln si è guadagnata grazie alle sue casette colorate. Si tratta di un piccolo quartiere raggruppato intorno a una via in cui si susseguono 40 graziose villette dalle tinte pastello, tutte con giardino. In origine era un quartiere operaio, cioè case funzionali destinate ai lavoratori della zona di Porta Vittoria: ancora oggi è un luogo fuori dal tempo che sfida le giornate più grigie, in questo articolo vi ho raccontato di più.


Per gli appassionati di street art e non solo: al Giardino delle Culture di via Morosini potrete ammirare i giganteschi murales di Millo. Questo spazio, costruito nell’ambito di rivalorizzazione di un quartiere altrimenti degradato, è utilizzato per mercatini, manifestazioni e altre attività ricreative.


GIARDINI DELLA GUASTALLA
Un parco storico molto bello e rilassante, fondato dalla contessa della Guastalla nel 1555 come area verde dell’adiacente collegio per le ragazze dell’aristocrazia. Dal 1939 è proprietà del comune di Milano che l’ha riqualificato e reso accessibile a tutti, osservando gli orari di apertura e chiusura del parco. Al centro vi è una peschiera in stile barocco, al posto di un antico laghetto, luogo di raccolta per le collegiali un tempo e oggi per gli studenti della vicina università. Tra gli alberi ve ne sono alcuni secolari. Non mancate di visitarlo se vi trovate nei pressi della Sinagoga.


Si trova in via della Guastalla ed è il principale luogo di culto della comunità ebraica di Milano. La si nota subito, complice una maestosa facciata di colore azzurro, opera di uno degli architetti più in voga nel 1800, Luca Beltrami, e distrutta e ricostruita in seguito alle vicende della Seconda Guerra Mondiale. E’ possibile entrarci e visitarla solo con visita guidata, tutte le informazioni sul sito.
GIARDINO STORICO DI HORTI
Ultimo arrivato tra i giardini segreti di Milano, quello di via Orti in Porta Romana è il frutto di un progetto di riqualificazione che porta la firma dell’architetto De Lucchi e coinvolge il complesso adiacente, un ex edificio religioso al centro del parco adibito a struttura residenziale. Il parco era un tempo dedicato alla coltivazioni di piante officinali, ma poi era stato dimenticato per anni: oggi è stato recuperato nel suo impianto originario e ospita piante d’alto fusto come tigli e cedri libanesi, siepi, aiuole geometriche. E’ aperto dal lunedì al sabato.


Isola
CHIESA DI SANTA MARIA ALLA FONTANA
Tra le cose insolite da vedere a Milano, impossibile non citare il santuario di Santa Maria alla Fontana, una delle chiese più belle della città. Sorge su un’antica fonte considerata miracolosa – ancora presente -, dove nel 1506 il governatore di Milano Charles II d’Amboise ricevette una misteriosa guarigione. Il progetto fu per molto tempo attribuito addirittura a Leonardo e al Bramante, ma poi si arrivò alla conclusione che l’architetto fu Giovanni Antonio Amadeo. Fate un giro anche nei bellissimi porticati decorati da affreschi.

Sempione, Citylife e De Angeli
Come dice il nome, si tratta di una casa di riposo fondata da Giuseppe Verdi (per questo nota come Casa Verdi) il 16 dicembre del 1899 per accogliere musicisti e compositori che si trovassero in condizioni di disagio. La struttura in splendido stile neogotico dell’architetto Camillo Boito può esser visitata. Vi troverete oggetti, arredi e collezioni d’arte di Giuseppe Verdi e sua moglie, oltre alle rispettive tombe nella cripta. E’ gratuita ed è consigliata una piccola offerta.


PALAZZO INA
E’ tra gli ingressi più fotografati di Instagram, grazie alle sue eccentriche tonalità rosa e blu. Siamo al numero 33 di Corso Sempione, nella portineria di Palazzo Ina, realizzato dall’architetto Piero Bottoni tra il 1953 e il 1958. Piero Bottoni si era fatto portatore di una nuova concezione della città ispirata ai valori razionalisti di Le Corbusier, un progetto che in realtà Milano non riuscì mai a mettere in atto. L’imponente edificio su 19 piani, ciascuno con 8 appartamenti, merita un approfondimento per tutti gli amanti dell’architettura, ad esempio durante le edizioni di Open House.


CASTELLO POZZI E CASTELLO DI CARTA
Nei pressi di Citylife, c’è una costruzione simile a un castello con tanto di torre merlata, archi e raffinate decorazioni: è il Castello Pozzi, dal nome del proprietario Claudio Tridenti Pozzi, imprenditore nel campo della moda. Dal 2014 accanto al Castello Pozzi si è aggiunto un altro castello, questa volta fatto di carte da gioco: un’opera artistica chiamata Love Art 4 All e voluta da Elio Fiorucci e Ottavio Missoni. Da vedere la sera quando il castello di carte si illumina.
Ticinese e Milano sud
BASILICA DI SANT’EUFEMIA
Questa chiesa tra le più antiche in città abbaglia il visitatore con i suoi sgargianti colori. E’ stata edificata nella seconda metà del 400 grazie al vescovo San Senatore, le cui spoglie riposano all’interno della chiesa. Negli anni successivi ci furono diversi interventi che modificarono l’aspetto della chiesa fino a quello attuale, con una facciata neoromanica e gli interni affrescati. Una curiosità: ha un’acustica eccellente e per questo negli anni ‘50 viene richiesta da Maria Callas per alcune registrazioni.
CUPOLA ARCOBALENO DELLA CAPPELLA PORTINARI
Questa cappella facente parte della Basilica di Sant’Eustorgio, è considerata uno dei capolavori del Rinascimento lombardo. Oltre a custodire l’Arca di san Pietro Martire e un prezioso ciclo di affreschi, ha una insolita cupola multicolore. Si visita accedendo al museo di Sant’Eustorgio. Tutto il complesso è di estrema importanza per la storia lombarda. Non dimenticate di visitare anche i due chiostri adiacenti, testimonianza di un antico convento e dove ha sede anche un altro museo, il museo Diocesano.


L’Oratorio di San Protaso ha la particolarità di sorgere nello spartitraffico di via Lorenteggio ed è la più piccola chiesa di Milano. Conosciuta anche come la “Gesetta di’ lusert”, questa minuscola chiesa è molto antica, ma ancora utilizzata in occasione di feste di quartiere, concerti e altri eventi.
Un luogo unico a Milano intriso di storia, arte e tradizione: la Fornace Curti dal 1400 produce mattoni e oggetti in terracotta tipici dello stile locale, utilizzati nei secoli per costruire case ed edifici lombardi tra cui la Ca’ Granda, la Certosa di Pavia, Santa Maria delle Grazie, l’Abbazia di Morimondo e Chiaravalle. Si trova al sud di Milano, nel luogo un tempo individuato dal nobile Giosuè Curti. Visitare la Fornace Curti è un viaggio indietro nel tempo: oggi la produzione industriale non è più attiva, ma la tradizione della terracotta continua grazie alla presenza di artigiani con i loro atelier.


Città Studi
TOILETPAPER STREET
Via Giuseppe Balzaretti in Città Studi è la Toiletpaper Street. Inizialmente vi era solo la sede di Toiletpaper, l’eclettico magazine e studio creativo fondato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari: la Make Up House, così chiamata per l‘inconfondibile motivo raffigurato sulla facciata, rendeva già da tempo la via una meta di curiosi e appassionati. A partire dal Fuorisalone 2022 il progetto si allarga: accanto alla Make Up House prendono colore con i pattern del brand anche altri palazzi, dando così vita ad una esposizione artistica permanente, assolutamente da inserire tra le cose insolite da vedere a Milano.


CREMLINO DI MILANO
Conosciuto come il Cremlino di Milano per via della presenza di cupole e pinnacoli, questo edificio sito in via Giuseppe Colombo 81 venne costruito negli anni Venti del ‘900 in stile Art Decò e all’epoca svettava in Città Studi, complice l’assenza dei palazzi che oggi invece lo nascondono. Il Cremlino milanese oggi è sede della facoltà universitaria di Ricerche chimiche e biomediche. E’ talvolta aperto durante le edizioni di Open House, altrimenti ammiratelo dall’esterno.
Milano nord
RIFUGIO ANTIAEREO 87
E’ proprio così: un vero e proprio rifugio antiaereo utilizzato dalla popolazione durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e che era in grado di ospitare oltre 400 persone. Una testimonianza storica, per non dimenticare i momenti più drammatici della storia di Milano. Si accede dai sotterranei della scuola primaria Giacomo Leopardi: oggi è stato riallestito, dotato di pannelli illustrativi e reso visitabile con alcune associazioni che offrono visite guidate come Milanoguida.
Ubicata nel quartiere Affori di Milano, la seicentesca Villa Litta Modignani visse il suo massimo splendore nell’800, quando divenne teatro di lussuosi ricevimenti e salotto di intellettuali, frequentata anche da Alessandro Manzoni e dal pittore Francesco Hayez. Austera all’esterno e ricca di decorazioni all’interno, Villa Litta fu una delle ville di campagna più rinomate nei dintorni della città; oggi è di proprietà del Comune di Milano, all’interno c’è anche una vasta biblioteca. Fate un giro anche nel parco tutt’intorno, uno dei più antichi della città, pensato inizialmente come giardino all’italiana.


PARCO EX PAOLO PINI
Un altro luogo verde che forse non conoscete e ideale per una bella boccata d’aria fresca, è il parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini. A causa del sovraffollamento dell’ospedale psichiatrico provinciale di Mombello, nel 1924 si decise di costruire un’altra struttura nel quartiere di Affori. Negli anni ’60 il Paolo Pini arrivò ad ospitare circa 1000 ricoverati tra cui la poetessa Alda Merini. Dopo la chiusura definitiva nel 1999, l’area costituisce oggi un’importante risorsa territoriale, ambientale e progettuale che si estende su una superficie di quasi 300.000 mq. Tra prati e viali alberati trovano sede alcune strutture del Niguarda, delle associazioni, un museo attivo con mostre temporanee e il Giardino degli Aromi dove si coltivano con metodo biologico piante aromatiche, officinali, ornamentali e piccoli frutti.


VIA BASSANO DEL GRAPPA
Non solo via Lincoln: anche la meno nota via Bassano del Grappa è caratterizzata da casette variopinte che portano un po’ di allegria nei giorni più grigi. Siamo tra NoLo e Turro, non distanti dal Parco Trotter, dove si trovano una ventina di edifici a schiera di uno o due piani, costruiti tra il 1910 e il 1915 riprendendo vagamente alcuni dettagli liberty. In quegli anni Turro non era faceva ancora parte di Milano, ma era un comune indipendente.

BORGO DI CRESCENZAGO
Forse non tutti sanno che anche l’area di Crescenzago, oggi inglobata nel territorio cittadino, ha origini molto antiche: nasce infatti già nel XII secolo come piccolo borgo a se’ stante, riunito intorno alla chiesa di Santa Maria Rossa. Ancora oggi camminando lungo via Brena sembra di allontanarsi dalla città e si respira l’aria della tradizione con le botteghe, gli stretti vicoli e i resti dell’antico borgo tra cui un chiostro del Quattrocento. Entrate anche nella chiesa, che conserva un bel ciclo di affreschi medievali.
PARCO DI VILLA FINZI
Villa Finzi e il parco furono realizzati a fine Ottocento come dimora di campagna dell’ungherese conte Batthyany e successivamente acquistati dai conti Finzi Ottolenghi. Dal 1934 di proprietà comunale, il parco offre ai suoi visitatori l’occasione di una piacevole passeggiata tra alberi secolari e itinerari artistici e culturali. Ospita il misterioso Tempio della Notte, una struttura sotterranea ricavata all’interno di una vecchia ghiacciaia e con richiami alla massoneria – attualmente non visitabile; da non perdere invece il neoclassico Tempietto dell’Innocenza, una costruzione a pianta circolare con otto colonne che nella bella stagione si riempie di glicine.
Anche i Bunker Breda sono dei rifugi antiaerei del periodo della Seconda Guerra Mondiale e sono presenti in tutto il settore est del Parco Nord di Milano. Dopo esser stati abbandonati alla fine del 1945 per cessata utilità e riscoperti negli anni a seguire, oggi ospitano un allestimento permanente dove vengono organizzati incontri, visite, proiezioni. Visitare i Bunker Breda è un’occasione di riflessione sul passato e lo si può fare una volta al mese con questo sito.

GALLERIA CAMPARI
Tra i musei insoliti di Milano vi presento il museo aziendale interattivo di Campari, inaugurato per il 150° anniversario del brand. Nella Galleria Campari troverete opere iconiche originali come manifesti della Belle Époque, disegni, grafiche pubblicitarie, cortometraggi che raccontano il rapporto tra l’azienda Campari, gli spot tv e il cinema da inizio 1900 ad oggi. Il secondo piano è dedicato al mondo del bar, con bottiglie, bicchieri storici e strumenti del mestiere. La visita deve essere prenotata sul sito web.


San Siro, viale Certosa e Milano ovest
CASA TRE CILINDRI
Se amate le architetture moderne e insolite, a Milano non potete perdervi la Casa Tre Cilindri di via Gavirate 27, che porta la firma degli architetti Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti. Si tratta di un singolare edificio residenziale, i cui 9 appartamenti sono appunto circolari; era destinato a funzionari statali, i quali richiesero appartamenti ben illuminati e indipendenti fra loro.
Basti pensare che è soprannominata la Cappella Sistina di Milano: la Certosa di Garegnano è una chiesa meravigliosa, decorata con affreschi che lasciano tutti a bocca aperta. Un tempo era situata in aperta campagna, oggi la troviamo nella periferia nord ovest della città; venne costruita come luogo di silenzio e preghiera per i monaci del borgo di Garegnano. Tra i suoi ospiti anche Petrarca.
CONDOMINIO MONTE AMIATA
Questo complesso residenziale composto da 5 edifici è conosciuto anche come Dinosauro Rosso per il colore della facciata e per la sua forma insolita. Alla fine degli anni ‘60 gli architetti Carlo Aymonino e Aldo Rossi, ispirandosi all’Unitè d’Habitacion di Le Corbusier a Marsiglia, lo progettarono con l’intento di farne una città nella città nella periferie Gallaratese. Un must see per gli amanti dell’architettura.

2 Commenti
Ho apprezzato tantissimo questa carrellata di bellezze di Milano. Grazie perché date la possibilità di scoprirle.
Grande articolo spunti molto interessanti molti dei quali non conoscevo. Grazie!!!