Se state cercando cosa vedere di particolare e insolito a Milano, ecco 5 case bizzarre che forse non conoscete
Milano offre una varietà incredibile di architetture di varie epoche. In città si possono ammirare i grattacieli più moderni d’Italia, case e ville d’impronta rinascimentale, palazzi storici e costruzioni in delizioso stile liberty. Tra modernità e tradizione però troviamo anche esempi di case bizzarre, divertenti architetture che sorprendono per la loro originalità. Questo articolo è dedicato a chi cerca qualcosa di particolare da vedere a Milano: scopriamo insieme alcune case bizzarre che stupiscono nel mezzo del traffico ordinario con la loro presenza straordinaria.
Posti particolari da vedere a Milano: 5 case bizzarre
1. La Casa delle Fate
VIA ODESCALCHI – ZONA SAN SIRO
La grande casa dal presente fiabesco e dal passato osé. Tra i posti insoliti e bizzarri di Milano sicuramente questa casa merita un posto! Siamo nel quartiere San Siro in una zona residenziale fatta di villette deliziose, case con giardini privati e architetture così particolari che non sembra d’essere in città. La casa ha tetti verdi spioventi dal sentore nordeuropeo con inserti geometrici bianchi, torri e torrette con deliziose finestrelle ad arco e un verde lussureggiante che la ingloba. Quando la si intravede in lontananza sembra di essere finiti magicamente dentro ad una fiaba. Tutti la chiamano infatti “Casa delle Fate” e non è raro vedere qui di fronte mamme che raccontano storie fantastiche ai loro bambini. Sembra la casa dei Playmobil, un po’ ricorda Disney, ma anche i film visionari di Tim Burton o la casa stregata delle favole. Si racconta che negli anni ’90 questa villa fosse meta di appuntamenti segreti e festini lussuriosi e che all’interno ci fosse una grande piscina a forma di cuore. Oggi in realtà ospita normalissimi appartamenti e della piscina pare non esserci traccia. Una casa un tempo abitata da fate di carne e oggi da fate immaginarie? Chissà! Di certo merita uno sguardo curioso durante una quieta passeggiata nella zona. Qui, dopo aver sognato davanti alla Casa delle Fate, potrete godere di un insolito silenzio tra villette e case indipendenti, camminare su marciapiedi che cedono il posto a prati verdi e ammirare murales coloratissimi nella vicina via Caprilli.


2. Palazzo Fidia
VIA MELEGARI 3 ANGOLO VIA MOZART – ZONA PORTA VENEZIA
Il palazzo disorientante, miscellanea di stili assemblati a ritmo jazz. Vien da chiedersi che cosa si fosse bevuto l’architetto Aldo Andreani quando realizzò questo folle edificio nel 1929. Un palazzo unico nel suo genere che viene definito “jazz architettonico” per sottolineare forse una sorta di improvvisazione raffinata tra archi e archetti, balaustre, nicchie, pensiline. All’epoca della sua costruzione turbò non poco la borghesia milanese abituata a palazzi all’avanguardia sì, ma meno fantasiosi. C’è da dire però che in quegli anni spesso gli architetti più richiesti godevano del privilegio di avere carta bianca da parte di chi commissionava il progetto e quindi si osava e si sperimentava moltissimo. Ne sono perfetti esempi le architetture nei pressi di Palazzo Fidia, quelle che sorgono nel così detto quadrilatero del Silenzio. Costruzioni tra le più belle e fascinose a Milano, opera spesso degli stessi architetti, ma tutte molto differenti tra loro. Palazzo Fidia vi si proporrà davanti agli occhi visionario e folle con i suoi 8 piani sfacciati di fronte alla ben più gentile e discreta Villa Necchi Campiglio nascosta nel suo grande giardino. Non riuscirete a staccargli gli occhi di dosso perché più lo guarderete e più scoprirete particolari incredibili. C’è anche una curiosità cinematografica legata a questo palazzo. Nel 1950 il grande regista Michelangelo Antonioni ambientò proprio qui una scena del suo primo lungometraggio “Cronaca di un amore” con Lucia Bosè.


3. Casa Sartorio
VIA PIACENZA 13 ANGOLO VIA GIAN CARLO PASSERONI – ZONA PORTA ROMANA
Il piccolo e discreto Flatiron Building milanese. I milanesi del quartiere chiamano questa casa Tramviròn! È il nostro piccolo Flatiron Building di quartiere, sicuramente più discreto e umile rispetto all’omonimo grattacielo newyorkese. Il suo cuneo d’angolo s’erge appunto come la punta di un ferro da stiro o la prora di una nave in una via poco trafficata. In realtà si chiama Casa Sartorio ed è uno dei simboli liberty del quartiere di Porta Romana. È stata costruita su progetto dell’architetto Enrico Provasi nel 1909.


4. Casa Felisari o Palazzo Pathé
VIA LUIGI SETTEMBRINI 11 ANGOLO VIA RUGGERO BOSCOVICH – ZONA STAZIONE CENTRALE
Il palazzo di mosaici lucenti e sinistre figure. Venne costruito nel 1910 dall’architetto Giulio Ulisse Arata (lo stesso di Palazzo Berri Meregalli in via Cappuccini) massimo esponente del liberty contaminato dal gusto medievaleggiante. Si chiama Pathé perché per molti anni ha ospitato la sede in Italia della società cinematografica francese omonima. Colpisce il romanticismo dei mosaici dorati in stile orientale e l’austerità delle decorazioni in cemento. Il Palazzo fa alzare la testa, rapisce lo sguardo per l’imponenza suggestiva e la brillantezza insolita data dai mosaici. Inoltre, Palazzo Pathé ospita il Museo delle Illusioni; poteva mai esserci sede più indicata di questa? Ad occhi attenti poi, non sfugge la particolarità di un citofono in cui sono indicati, al posto di numeri o cognomi, solo tre parole: Fuoco, Vento, Terra… Un piccolo mistero che si aggiunge al fascino di questo palazzo.


5. Castello Cova
VIA CARDUCCI 36 ANGOLO VIA SAN VITTORE (ZONA SANT’AMBROGIO)
La casa dei sogni di ogni bambina principessa. Tra le case bizzarre di Milano c’è sicuramente l’eccentrico Castello Cova o Palazzo Viviani Cova che, con la sua imponenza, domina l’angolo tra Via San Vittore e via Carducci di fronte alla Basilica di Sant’Ambrogio e alla Pusterla. Fu l’architetto Adolfo Coppedè a edificarlo per la famiglia Cova tra il 1910 e il 1915. Di grande effetto scenico con la sua torre merlata, la parte in mattoni rossi e gli inserti in pietra, la loggia angolare sovrabbondante di colonnine e balaustre. Suggerisce una fortezza medievale a metà tra fiabe Disney e film storici. Sembra che da un momento all’altro da lassù la principessa si affacci e ci getti la sua lunga chioma per invitarci a salire.


Questo articolo è stato scritto da Désirée Coata. “Un passato come commerciante in un’altra città e l’approdo a Milano dopo aver conosciuto il mio attuale marito in quella che definisco la mia seconda vita. Tre figli adolescenti, il mestiere di mamma a tempo pieno, qualche pubblicazione di racconti noir e poi una dedizione curiosa e quasi casuale per la città che si trasforma in lavoro. Oggi a mia passione per la scrittura e la mia creatività si coniugano con la propensione alle relazioni nel mestiere di Creator, Writer e Social Media Manager per Instagram. Sono anche Local Friend, creo tour ed esperienze turistiche in giro per Milano durante le quali racconto, mi piace dire, di cemento, buio e beltà.” Segui Désirée Coata su Instagram.