Cosa vedere a Genova in due giorni, da vero local
Tra le città del nord Italia più belle da visitare, Genova occupa un posto speciale. Molto spesso la si salta per raggiungere le località di mare o le Cinque Terre, oppure ci si ferma all’Acquario; in realtà, questa città ha origini molto antiche e conserva intatto un patrimonio architettonico e artistico ricchissimo che parla delle sue splendide epoche, da quando Genova dominava il Mediterraneo come Repubblica Marinara al periodo del barocco e dei Palazzi dei Rolli. Ecco una guida di Genova per scoprire cosa vedere in due giorni e dove mangiare.
Genova: quanti giorni, come arrivare e dove parcheggiare
Un po’ di informazioni pratiche: non bastano due giorni per vedere Genova, che vanta tantissimi palazzi, musei, gemme nascoste, in questo articolo mi concentro sulla parte più importante del centro città, più l’incantevole Boccadasse che per me è da non perdere. A Genova arrivarci in treno (comodissimo da Milano) oppure in auto, in quest’ultimo caso in centro puoi parcheggiare al parking Piccapietra dietro piazza De Ferrari e poi girare Genova a piedi.
Cosa vedere a Genova in due giorni
Il centro storico
UN GIRO NEL CENTRO STORICO
Il centro storico di Genova è tra i più estesi in Europa ed è tutto un dedalo di caruggi, cioè le tipiche vie strettissime d’origine medievale, che si aprono in piccole piazzette, da percorrere esclusivamente a piedi. Un melting pot di odori, sapori, colori, culture che mi ha ricordato un altro centro storico, quello di Napoli. Perchè i caruggi sono così stretti? Perché impedivano l’avanzata e le razzie dei pirati, essendo più facile fare barricate e difendere le case dalle finestre.


Il centro storico di Genova era ed è ancora oggi suddiviso in 6 sestieri (rioni), in questo articolo parliamo dei tre principali – Pre, Maddalena e del Molo -, che si estendono da stazione Principe fino ai giardini Baltimora: qui sono tantissimi i palazzi storici, le chiese, gli oratori, i musei, le opere d’arte e le altre attrattive culturali d’inestimabile valore in cui hai occasione d’imbatterti, risalenti a diverse epoche storiche. Un’altra caratteristica del centro di Genova sono le edicole votive, oltre 800 in tutto il centro storico, che servivano per orientarsi.


PALAZZO REALE
Palazzo Reale è un favoloso edificio storico di Genova, facente parte dei Rolli – ne parlo più in basso. Il complesso architettonico risale al 1600 – 1700 per volere di Stefano Balbi; il palazzo venne poi venduto ai Durazzo – un’altra famiglia storica di Genova – e infine ai Savoia. Sono aperte al pubblico circa una decina di stanze tra cui la sala del trono, la sala da ballo, la galleria degli specchi, da visitare per ammirarne l’eleganza e sontuosità e vedere come vivevano i nobili dell’epoca. Le stanze, ancora intatte, sono arricchite da opere, dipinti, statue e affrescate dai più grandi artisti del barocco genovese. Non perderti poi la vista dalla terrazza. Controlla bene gli orari, questo sito è aperto solo dalle 13.30 alle 18.30, dal mercoledì al sabato. Il biglietto costa 10 € e comprende anche la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
BASILICA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA DEL VASTATO
E’ una delle chiese più rappresentative del barocco di Genova, con una storia piuttosto travagliata: l’edificio originario – un piccolo convento dei Frati Umiliati – risale al 1200, ma è nel 1500 che la chiesa assume la grandezza attuale e le forme barocche grazie alle riedificazioni dei Frati Francescani, in realtà mai giunte a termine. Ha lasciato a bocca aperta anche Montesquieu e Dickens. La chiesa, restaurata dopo i danni subiti nella Seconda Guerra Mondiale, è magnifica, ricca di opere d’arte, di dettagli preziosi e il culmine ne è la cupola di Andrea Ansaldo.


CHIESA E ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI
Un’altra chiesa da visitare a Genova è quella di San Filippo Neri: lo stile è tardo barocco, l’interno formato da un’unica navata appare meno ricco della Basilica della Santissima Annunziata, ma comunque con tante opere degne di nota. Da non perdere invece l’oratorio di San Filippo Neri che si trova proprio accanto. E’ stato attribuito a Giovanni Battista Montaldo, di grande importanza la statua dell’Immacolata di Pierre Puget che si trova all’interno.


I PALAZZI DEI ROLLI
Negli anni a cavallo tra 1500 e 1600, fra Rinascimento e Barocco, le nobili famiglie genovesi vogliono celebrare il proprio potere e costruiscono una serie di splendidi e ricchissimi palazzi, con affreschi, lussuosissimi saloni. Nel 1576 viene istituito l’Elenco degli Alloggiamenti pubblici o Rolli (da qui il nome Palazzi dei Rolli), e cioè un registro in cui venivano inseriti i palazzi lussuosi destinati a ospitare i sovrani in visita a Genova. I Palazzi dei Rolli sono 42, tutti in via Garibaldi o nei dintorni, e sono Patrimonio dell’Unesco dal 2006. La maggior parte di essi non sono accessibili perché appartengono ancora a privati, qui trovi quelli aperti al pubblico. Ecco i Palazzo dei Rolli che ho visitato:
- Palazzo Tobia Pallavicino: è la sede della Camera di Commercio. La sua Galleria Dorata in stile rococò, rivestita di specchi e affrescata, mi ha lasciata a bocca aperta, è la sala più lussuosa dei Palazzi dei Rolli che ho visitato. Si può visitare dal lunedì al venerdì con ingresso alle ore 09.30 – 10.30 e 11.30, il sabato dalle 15 alle 18.


- Palazzo Lomellini Nicolosio o Lomellino: detto anche Palazzo Podestà, è un altro splendido edificio cinquecentesco. Dietro ad un piccolo atrio decorato, si nasconde un giardino segreto con statue, alberi, agrumi e il ninfeo, oltre alle sale dei due piani in cui si organizzano mostre. Sul sito trovi delle informazioni circa le mostre in corso. Se lo trovi chiuso, anche solo l’atrio ne vale la pena.


- Palazzo Doria Tursi: è il palazzo con la facciata più estesa di via Garibaldi ed è sede del Comune di Genova.
- Palazzo Grimaldi Luca o Bianco: ospita una sezione dei Musei di Strada Nuova, che comprendono anche Palazzo Rosso e Palazzo Doria Tursi, e i resti di un’antica chiesa. Sono esposti dipinti tra 1500 e 1700 tra cui il Veronese, Filippino Lippi, Giorgio Vasari e pittori fiamminghi. Alla fine del percorso si sale sulla bellissima terrazza.


Due volte l’anno, in primavera e in autunno, a Genova ci sono i Rolli Days, l’imperdibile appuntamento di 3 giorni in cui i Palazzi dei Rolli aprono al pubblico gratuitamente: controlla qui quando sono i prossimi.
CHIESA DI SAN PIETRO IN BANCHI
Questa piccola chiesa in mezzo ai caruggi è situata in piazza Banchi, nel sestiere Molo. Anticamente qui vi era la chiesa di San Pietro della Porta, distrutta nel 1398 da un incendio; il nuovo edificio religioso nel 1500 venne finanziato (insieme all’adiacente Loggia dei Mercanti) grazie alla vendita degli spazi commerciali posti al di sotto di esso, per questo la chiesa di San Pietro in Banchi sorge sopra alcune botteghe, sopraelevata rispetto al suolo. L’interno è semplice, molto bello invece il loggiato e la piazzetta.


MUSEO DIOCESANO
Il Museo Diocesano si trova nel Chiostro di San Lorenzo, un chiostro medievale costruito su una domus romana, che da solo vale la visita con i suoi affreschi, i soffitti lignei decorati, i corridoi antichi. Controlla bene gli orari qui poiché non è sempre aperto. Il percorso museale è inusuale e racconta la storia della chiesa genovese dal Medioevo al Barocco attraverso i tessuti e gli abiti. Sorprendente la sala con i Teli della Passione in tessuto jeans, proprio quello dei pantaloni. Pare infatti che il termine blue jeans derivi da “Blue de Genes” e cioè blu di Genova, dove questa tela era utilizzata per i vestiti dei marinai e per la fabbricazioni dei teloni da copertura delle barche perché molto resistente e facilmente lavabile. Con gli scambi marittimi, la tela arrivò prima in Francia e poi oltreoceano.


CATTEDRALE DI SAN LORENZO
In una piazzetta quasi nascosta, ecco la chiesa più importante di Genova. Una curiosità: all’interno è conservato un ordigno inesploso della Seconda Guerra Mondiale.

PALAZZO DUCALE
E’ uno dei luoghi simbolo della città, costruito nel 1284 all’indomani della vittoria di Genova, Repubblica Marinara, su Pisa e antica residenza del Doge. Più volte ampliato, abbandonato, vittima di un incendio e poi definitivamente restaurato, oggi è un centro culturale molto attivo che ospita mostre ed esposizioni temporanee – qui il calendario. Tieni d’occhio il sito anche perchè di tanto in tanto vengono organizzate visite guidate agli Appartamenti del Doge e alla splendida Cappella affrescata da Giovanni Battista Carlone, alla Torre Grimaldina e alle antiche carceri.


PIAZZA DE FERRARI
La piazza principale di Genova è dove la città cambia volto rispetto ai caruggi: al centro la fontana di bronzo dell’architetto Cesare Crosa di Vergagni, mentre ai lati una serie di maestosi palazzi come il teatro Carlo Felice, il palazzo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti e il Palazzo della Nuova Borsa, di stile liberty. Anche il Palazzo Ducale si affaccia su piazza De Ferrari, e vi è un’entrata laterale. Piazza De Ferrari è ottima per iniziare l’esplorazione del centro e immergersi nelle sue viette, nei dintorni ci sono anche dei comodi parcheggi a pagamento, come il parking Piccapietra.

ALTRO DA VEDERE NEL CENTRO STORICO
- Truguli di Santa Brigida
- Casa di Cristoforo Colombo
Il Porto Antico
UN GIRO AL PORTO ANTICO
Questa zona di Genova è stata riqualificata nel 1992 da Renzo Piano. E’ un’area ampia, moderna, facilmente raggiungibile dal centro città e in cui è bello anche solo passeggiare. Oltre all’Acquario di Genova, vi sono alcuni ristoranti, il Vascello Nettuno, Eataly, l’ascensore panoramico (non ne vale la pena), la Città dei Bambini e tanto spazio. Piace a grandi e piccini.

Affacciato verso il porto, ma più spostato verso il centro e subito riconoscibile dalla stupenda facciata, c’è Palazzo San Giorgio, dedito ad attività doganali nel Medioevo.

ACQUARIO DI GENOVA
Come non dedicare uno spazio all’attrazione genovese preferita dei più piccoli e, forse, anche di qualche adulto: l’Acquario di Genova. Pinguini, squali, delfini: ci sono oltre 70 ecosistemi e più di 2000 esemplari da tutto il mondo in quello che è l’acquario più grande d’Europa. Io non l’ho visitato questa volta, ma ci sono stata più volte da bambina e da adolescente e di fatto è molto simile ad altri come quelli di Barcellona, Valencia o Lisbona. Per chi volesse visitarlo, la prenotazione è obbligatoria e avviene sul sito. Il tempo di permanenza consigliato è di 2 ore.
Genova dall’alto
SPIANATA CASTELLETTO
Un belvedere per una vista panoramica bellissima su Genova, ti consiglio di includerla nei tuoi due giorni a Genova. Puoi raggiungerla a piedi su per le creuze, seguendo la salita San Francesco (la trovi anche come salita della Spianata di Castelletto) che parte da via Garibaldi oppure con l’ascensore liberty in piazza del Portello che è anche gratuito. Puoi venir qui per fare delle foto, per rilassarti e magari mangiare un gelato o fare un aperitivo nel posticini nelle vicinanze.

TERRAZZA CARIGE
Un altro posto per vedere Genova dall’alto è la terrazza all’ultimo piano della sede della Banca Carige, in via Cassa di Risparmio 15 nelle vicinanze di piazza De Ferrari. Purtroppo non è sempre aperta, ma solo quando vi sono delle mostre nel palazzo: tieni d’occhio qui oppure scrivi al profilo IG.

Boccadasse
BOCCADASSE
Boccadasse è un antico borgo marinaro in cui ancora oggi il tempo sembra essersi fermato. Non sembra neanche d’essere in città in questa insenatura in cui i colori sono quelli pastello delle casette e il blu del mare. Appena si arriva, si vede la chiesa di San’Antonio da Padova, si scende poi verso Piazza Nettuno al centro del borgo. Davanti c’è un piccolo lembo di spiaggia. Dall’altro lato c’è la stradina che la collega al castello Turke e a Capo Santa Chiara. E’ tutta qui Boccadasse, un’oasi di pace (gente permettendo) in cui trascorrere un paio d’ore. Come arrivare a Boccadasse? A piedi percorrendo tutto corso Italia – 1 ora dal porto Antico, imboccando prima corso Maurizio Quadri e corso Aurelio Saffi: è davvero bella lunga, se non vuoi camminare puoi prendere il bus 31 da Genova Brignole o il 42 da piazza Dante.


Dove mangiare a Genova
- ANTICA OSTERIA DI VICO PALLA – ristorante storico vicino al Porto Antico. In un ambiente tradizionale e verace, si mangiano soprattutto piatti di pesce, a me è piaciuto.
- ZUPP – la specialità è la cucina al cucchiaio, ma c’è anche dell’altro, tutto con grande attenzione alle materie prime e con un pizzico di innovazione. Se sei nel centro di Genova, te lo consiglio per pranzo o anche per un aperitivo. D’estate hanno dei tavolini in una bellissima piazzetta.


- OSTERIA LE COLONNE – una buona osteria moderna in centro. Il menù è diviso tra osteria e innovazione, in quest’ultimo c’è qualche abbinamento in più, ma nessun azzardo. Abbiamo mangiato i mandilli al pesto e il pesce, tutto buono e servizio giovane e gentile.
- TRATTORIA DELL’ACCIUGHETTA – a dispetto di quanto si possa credere, non c’è da tantissimo a Genova questo ristorante così decantato. In cucina c’è uno staff giovanissimo – lo chef Simone Vesuviano è poco più che ventenne. Menù e lista dei vini cambiano di frequente. Non ci sono stata, ma il progetto mi incuriosisce tantissimo. Hanno anche un ristorante più in nella zona di Carignano.
- ITTITURISMO BOCCADASSE – il ristorantino della Cooperativa Pescatori Boccadasse è un must. E’ proprio il caso di dirlo: dal mare alla tavola. Pesce freschissimo a seconda del pescato del giorno, frittura buonissima.


- TRATTORIA C’ERA UNA VOLTA – ci hanno consigliato questo ristorante, vincitore della puntata di Genova di Quattro ristoranti con Alessandro Borghese. La cucina è quella tradizionale “di una volta”, secondo la filosofia del “tutto fatto a mano”, incluso il pesto.
- MERCATO ORIENTALE – mercato culinario in cui trovare tante cucina in un unico posto, dalla pizza, al peruviano alle specialità locali.
Dove dormire a Genova
ASTORIA
Durante i miei 2 giorni a Genova ho alloggiato al nuovissimo Hotel Astoria proprio accanto alla stazione di Genova Brignole. E’ un hotel elegante e signorile, all’interno di un palazzo storico finemente ristrutturato conservando però alcuni aspetti come il bellissimo ascensore liberty. L’hotel è proprio alle porte del centro, in pochi minuti a piedi si raggiunge il Palazzo Ducale.

2 Commenti
ciao Chiara, mo permetto segnalarti due errori: il sestiere si chiama del molo (essendo attorno al molo vecchio) e non del moro e non si chiamano “trugoli” ma trogoli in italiano, troeggi (letto treggi con la e chiusa come treno)
Piero
Grazie mille, il primo è un errore di battitura, il secondo mi avevano detto proprio “trugoli”. Grazie mille