I Piani Resinelli sono la montagna di Milano. Ecco una gita per tutti con un panorama incredibile.
In questo articolo ti propongo un’escursione facile: un giro ad anello tra i Piani Resinelli e il Monte Coltignone, con una bellissima vista sul Lago di Como, su Lecco e sui Laghi Briantei. E’ una gita adatta a tutti e che puoi fare in tutte le stagioni, d’inverno con le ciaspole o con i ramponcini. In primavera potrai vedere i prati in fiore, in autunno il foliage e i colori caldi dei boschi. Perfetta anche per mezza giornata. In totale, per il giro ad anello descritto in questo articolo, ci abbiamo messo 5 ore, compreso il pic nic e i tempi con gli amici.


Prima di partire
- Partenza: Piani Resinelli (LC)
- Durata: 45 minuti dall’entrata del Parco al Monte Coltignone
- Dislivello: 200 m
- Difficoltà: semplice
- Adatto ai bambini: si
La partenza a Piani Resinelli
Il punto di partenza di questa facile escursione è Piani Resinelli, località in Valsassina a 1200 m d’altitudine e raggiungibile in poco più di un’ora da Milano. La strada che porta ai Piani Resinelli è semplice, verso la fine ci sono alcuni tornanti. All’arrivo c’è un ampio parcheggio che, vista la vicinanza con Milano, si riempie in fretta durante i periodi di picco. Vicino al parcheggio ci sono alcuni bar e panifici dove poter comprare un panino. A piedi si raggiunge il Parco Avventura. Tra i vari percorsi disponibili abbiamo scelto il giro ad anello dal Parco Valentino al Monte Coltignone, poi al Belvedere e infine il ritorno attraverso i boschi. Sei pronto? Si parte!


Il sentiero
Dal Parco Avventura ci si avvia seguendo via degli Escursionisti, a lato c’è un grande prato con vista. Dopo poco ai arriva all’entrata del Parco Valentino: da qui al Monte Coltignone il tempo di percorrenza è di 45 minuti con passo lento. La salita iniziale potrebbe sembrare ripida, ma è l’unico sforzo richiesto, dopodiché il percorso continua pianeggiante in cresta e con alcuni punti panoramici. Continuando a camminare lungo il sentiero e seguendo le indicazioni, si raggiunge il Monte Coltignone.


La vista è molto bella e abbraccia la sponda lecchese del Lago di Como, la città di Lecco, il lago di Annone e gli altri laghi Briantei. Sulla cresta del Monte Coltignone ci sono anche degli spazi – non molti per la verità – in cui stendere un telo e fare un pic nic. Inoltre dall’estremità parte un percorso per esperti che arriva alla città di Lecco.


Dal Monte Coltignone al Belvedere
Per raggiungere il Belvedere dal Monte Coltignone è necessario percorrere un tratto a ritroso e poi mantenere la destra. Non è difficile: ci sono le indicazioni e il Belvedere è già visibile. Si tratta di una terrazza sospesa che si affaccia sul lago, la vista è indubbiamente incredibile. Infine ci dirigiamo verso l’uscita del Parco Valentino attraverso i boschi e prati fioriti (i crocus in primavera): il sentiero è interamente pianeggiante, ma comunque suggestivo, un assaggio di montagna a poco più di un’ora da Milano. C’è anche la Casa Museo Villa Gerosa, dedicata al Gruppo delle montagne delle Grigne. Noi però l’abbiamo trovata chiusa. Un’alternativa ancora più semplice: puoi decidere di recarti solo al Belvedere, senza andare al Monte Coltignone. In questo caso il sentiero non presenta dislivello, lo consiglio anche a chi ha bambini piccoli.


Piani Resinelli, dove mangiare
All’interno del Parco Valentino non c’è un rifugio. Puoi fare un pic nic oppure scegliere uno dei ristoranti a Piani Resinelli, nei dintorni del parcheggio, ecco i miei consigli:
- TANA DEL NIBBIO – mi sono trovata bene in questo locale con pochi fronzoli e molto buono che serve i piatti tipici del territorio.
- RIFUGIO CARLO PORTA – per chi avesse voglia di camminare ancora un pochino (circa 20 minuti dal parcheggio), consiglio questo rifugio posto poco sopra Piani Resinelli, raggiungibile dal parcheggio imboccando la direzione opposta rispetto all’entrata del Parco Valentino.


1 Commento
Grazie per le indicazioni non sono esperta né molto allenata ma mi piace stare nella natura possibilmente senza correre rischi , organizzerò senz’altro la mia gita seguendo questo intinerario.
Saluto
Sabrina