Trekking e notte al rifugio Benigni da Cusio e, il giorno dopo, giro dei laghi
Il rifugio Benigni è situato a 2222 m in Alta Val Brembana, in posizione panoramica. L’ho raggiunto nel tardo pomeriggio da Cusio, ho dormito in quota al rifugio e il giorno ho fatto una parte dei giro dei laghi del Bitto fino al lago di Trona. Un trekking adatto alla stagione estiva e autunnale – in quota oltre i 2000 m è possibile che nevichi già da metà ottobre. Lo consiglio a chi è già abituato a camminare. Per una gita fuori porta in montagna, puoi raggiungere il rifugio Benigni da Cusio e poi tornare indietro.


Prima di partire
- Partenza: Cusio (BG)
- Sentiero: 108 e 107
- Tempo di andata: 2 ore
- Dislivello: 780 m
- Difficoltà: esperto
- Adatto ai bambini: no
- Rifugio: ristorante con cucina casalinga
La partenza
Si parte da Cusio (BG) in provincia di Bergamo. L’imbocco del sentiero 108 si trova in località Sciocc, per raggiungerlo devi oltrepassare l’abitato di Cusio e imboccare la strada che sale ai Piani dell’Avaro: ad un certo punto trovi un cartello con un parchimetro in cui pagare il pedaggio di 2 € al giorno. Prosegui oltre fino all’inizio del sentiero a 1508 m. Vi è possibilità di parcheggio ai lati della strada.
Da Cusio al rifugio Benigni
Il sentiero 108 inizia dolcemente con una breve scalinata e lievi saliscendi in mezzo ai boschi fino all’alpeggio Casero Valletto. Si continua lungo il sentiero, addentrandosi tra i monti, tra piccole cascatine e prati. Ad un certo punto si arriva ad un bivio dove si può scegliere se proseguire per il percorso 107, più lungo e in salita costante oppure per il 108, che prevede il cosiddetto canalino in cui bisogna aiutarsi con le mani – niente di difficile, lo può fare chiunque, ma comunque occorre attenzione. Io scelgo quest’ultimo, incrociando il sentiero 101 che proviene dal Passo di Salmurano e raggiungendo quindi il rifugio Benigni. Ci ho messo poco più di due ore con un passo medio.


Il rifugio Benigni
Il rifugio Cesare Benigni si trova su un bellissimo balcone panoramico a 2222 m ed è uno dei rifugi più alti della bergamasca. La vista abbraccia le prealpi Centrali e Orobie, individuabili anche grazie alla piastra d’orientamento posta ad un centinaio di metri dal rifugio, con l’indicazione delle cime visibili. Offre posti per mangiare sia all’interno sia all’esterno, dove ci sono anche degli spazi in cui sedersi e stendere il proprio telo per fare un pic nic. La cucina del rifugio – pasta con ragù di cervo, polenta con piselli e una torta di grano saraceno – non sorprende molto, ma il personale è gentile.


Sono salita al rifugio il tardo pomeriggio e ho trascorso qui la notte in quota: c’è un’unica camerata con 12 posti letto e un bagno in cui l’acqua è solo fredda, anche d’inverno. A metà ottobre le temperature toccano già zero gradi di notte. Per dormire in rifugio è necessario prenotare scrivendo una mail o chiamando. La mancanza di comfort è ripagata dalla bellezza del paesaggio alle 7 del mattino, quando sorge il sole: sembra quasi di esser sulla luna!


Dal rifugio Benigni alla Cima Piazzotti
Per chi volesse raggiungere un punto panoramico senza troppa fatica, si può facilmente proseguire fino alla Cima Piazzotti, passando anche dal lago Piazzotti. La vetta si trova a 2349 m, quindi con un dislivello di poco più di 100 m rispetto al rifugio Benigni. Ci si mette davvero poco.
Dal rifugio Benigni al lago di Trona
Ecco il programma per il giorno seguente. Dal rifugio Benigni partono diversi itinerari, uno di questi è l’anello dei laghi del Bitto. Non l’ho percorso tutto, ma mi sono fermata al laghetto di Trona, da qui sono poi tornata indietro. Dal rifugio Benigni si imbocca il sentiero 101. Con il rifugio Benigni ci troviamo ancora in Alta Val Brembana, mentre per raggiungere il laghetto di Trona bisogna sconfinare in Val Gerola in Valtellina. Lungo il sentiero 101, la camminata inizia facile e merita più cautela nei pressi della Bocchetta di Val Pianella e della Bocca di Trona. Qui ho visto anche degli stambecchi e dei caprioli! Si arriva quindi al lago Zancone e al lago di Trona, lago artificiale. Il paesaggio è molto bello con i classici colori autunnali, visto il periodo.


Da qui, si torna indietro, riscendendo a Cusio, ci ho messo ancora oltre 3 ore e mezza per arrivare dal lago di Trona alla macchina. Questo percorso l’ho trovato faticoso, lo consiglio a chi è abituato ad andare in montagna. Volendo, dal rifugio Benigni è possibile fare tutto il percorso ad anello dei laghi del Bitto, passando per il rifugio Salmurano. La rifugista ci ha detto che si compie in 4 ore e mezza, ma a me è sembrato molto più lungo.
