Cosa vedere a Procida in un giorno e dove mangiare
Sono stata un giorno a Procida durante il mio weekend lungo a Napoli. Isola di appena 4 chilometri quadrati, quasi disabitata in inverno, Procida è tra le più piccole del Mediterraneo. Il mare, la costa frastagliata tra panorami iconici e scorci sconosciuti, le casette colorate una a ridosso dell’altra, le tradizioni del sud la rendono una perfetta interprete dell’estate italiana, scelta anche come Capitale della Cultura 2022. A Procida, che si gira tutta d’un fiato in sella al cinquantino, dimenticherai la mondanità e il lusso delle vicine cugine Capri e Ischia per approdare nella lentezza di un borgo di pescatori. Alcuni la ricorderanno per aver fatto da sfondo a rinomati film tra cui “Il Postino di Neruda” con un indimenticabile Massimo Troisi. Ecco cosa vedere a Procida in un giorno, in gita da Napoli.

Come arrivare a Procida da Napoli
Puoi prendere l’aliscafo o il traghetto dal porto di Napoli (fermata Municipio della metro):
- gli aliscafi partono dal Molo Beverello, con Caremar o Snav e impiegano circa 40 minuti
- i traghetti partono dal molo Porta di Massa, con Caremar e impiegano un’ora
La differenza tra aliscafo e traghetto non è determinante, l’aliscafo ci mette di meno e costa qualche euro in più. Il traghetto ti permette di sedere all’aperto. Entrambi arrivano a Marina Grande di Procida, io prenoto con TraghettiLines
Come muoversi a Procida in un giorno
Procida è un su e giù, se vuoi girarla tutta in un giorno alla scoperta dei punti panoramici più belli, ti consiglio di affittare uno scooter. Lo puoi noleggiare a Marina Grande nei pressi dell’arrivo dei traghetti e aliscafi da Napoli, io l’ho trovato facilmente, ma ti consiglio comunque di chiamare questa compagnia o questa se vai in alta stagione. Puoi anche prendere una bici se non ti spaventano i saliscendi sotto il sole. A piedi invece è un po’ più difficoltoso, ma puoi comunque raggiungere il centro con il famoso belvedere e le spiaggette nei dintorni.
Cosa vedere a Procida in un giorno
MARINA GRANDE
Arrivando a Procida da Napoli, si approda a Marina Grande. A “Sent’Co” – così è chiamata dai procidani – sei fin da subito nel cuore dell’isola, accolto da una tavolozza di colori. Lungo via Roma sono tanti i bar, i ristoranti, i negozietti d’artigianato locale, mentre di fronte le barche dei pescatori ormeggiate riportano ad un’atmosfera d’altri tempi. Sullo sfondo si erge Palazzo Montefusco, un edificio storico dalla cornice merlata. Non dimenticare di entrare nella bella Chiesa di Santa Maria della Pietà, in stile barocco, la più importante dell’isola, che sorge proprio nel luogo in cui facevano ritorno i pescatori.


Per chi volesse godersi un po’ di mare senza fare troppa strada, a piedi da via Roma si può raggiungere la Spiaggia della Silurenza, una lunga sabbiosa tuttavia molto frequentata dalle famiglie. Qui c’è anche uno stabilimento balneare con dei servizi.
TERRA MURATA E IL PANORAMA
Terra Murata è il centro storico di Procida, nonché il punto più alto. E’ da qui che si gode il celebre e bellissimo panorama di questa isola – che dà sulla Corricella, ne parlo nel prossimo paragrafo. Terra Murata è un piccolo borgo, un susseguirsi di viette talmente strette da impedire le incursioni dei pirati, un saliscendi tra casupole colorate l’una a ridosso dell’altra fino ad arrivare a Palazzo d’Avalos. Anche se arrivare fin qui può esser faticoso (a piedi), vale senza dubbio la pena. Dai un occhio anche all’abbazia benedettina di San Michele Arcangelo.



PALAZZO D’AVALOS
Questo palazzo a picco sul mare sorge a Terra Murata, nella parte più alta di Procida. E’ stato costruito nel 1500 come palazzo signorile dalla famiglia d’Avalos, che allora erano i governatori dell’isola. L’importanza del palazzo fu anche che, grazie alla sua costruzione, si resero accessibili alcune parti dell’isola fino a quel momento non raggiungibili. Palazzo d’Avalos divenne poi Palazzo Reale dei Borbone, una scuola militare ed infine un carcere in cui hanno soggiornato ergastolani e delinquenti comuni. Oggi può essere visitato e, benché a prima vista possa sembrare trasandato, è perché tutto è ancora lì come se il tempo si fosse fermato: i letti arrugginiti dei detenuti, le celle, gli androni rinascimentali. Per visitare Palazzo d’Avalos, guarda qui.


CORRICELLA
E’ celebre in tutto il mondo la foto della Corricella vista dall’alto comparsa durante le presentazioni dei prodotti Apple. Corricella è il borgo marinaro più antico di Procida, le cui tinte pastello hanno fatto da sfondo anche a “Il Postino di Neruda” di Massimo Troisi. Il contrasto dei colori delle casette con il blu del mare, le viuzze strette, le barche dei pescatori ormeggiate ricolme di reti da pesca, i ristorantini: tutto ne fa un anfiteatro romantico e idilliaco, imperdibile per chiunque visiti Procida in un giorno.


LE SPIAGGE DI PROCIDA
A Procida ci sono diverse spiagge, alcune delle quali nascoste, bellissime calette segrete da cui lasciarsi sorprendere. Quelle elencate qui sotto sono invece le spiagge più famose e classiche, anch’esse molto belle:
- Chiaioiella: questa lunga spiaggia sabbiosa che guarda verso l’isolotto di Vivara e Ischia, è una delle più amate di Procida. Continua con la spiaggia di Ciraccio, suo naturale prolungamento. Entrambe si trovano dal lato opposto dell’isola rispetto alla Marina Grande, le puoi raggiungere in scooter o in bus. A Chiaioiella inoltre ci sono alcuni ristoranti e servizi.
- Spiaggia della Chiaia: spiaggia bellissima e sabbiosa, molto naturale e racchiusa in una piccola baia dominata dal castello. La si raggiunge a piedi, uno dei modi è quello di scendere una scalinata che parte da piazza Olmo.
- Pozzo Vecchio: conosciuta anche come la spiaggia del Postino, Pozzo Vecchio si contraddistingue per la sua sabbia scura di origine vulcanica. Alcuni la considerano la più bella dell’isola, si trova sul versante occidentale proprio sotto il cimitero e a 20 minuti dal porto di Procida.
Dove mangiare a Procida
RISTORANTE GORGONIA – Abbiamo mangiato in questo ristorante proprio sul lungomare della Corricella. Il menù è semplice e la specialità sono gli spaghetti ai ricci di mare, noi abbiamo preso i ravioli di pesce e ci sono piaciuti. Un’esperienza culinaria non esaltante, ma tutto sommato buona.

